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Social network e investimenti, un rapporto complesso

Data pubblicazione: 26 novembre 2025

Autore:

Wealthype.ai per Fineco Bank
Rappresentazione visiva dell'articolo: Social network e investimenti, un rapporto complesso
  1. In un mondo in cui tutto viene condiviso sui social, è facile cadere nella trappola del confronto.
  2. Nel contesto della pianificazione finanziaria, ciò può portare frustrazione e scelte impulsive.
  3. Per ritrovare il centro, è importante partire dagli obiettivi personali. E non perderli di vista.


CHE IMPATTO HANNO I SOCIAL MEDIA SULLA NOSTRA SALUTE MENTALE?

Sondaggio condotto negli Usa a marzo 2024 su 7.089 cittadini maggiorenni

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Fonte: Statista, YouGov


Quante volte ti è successo, scrollando il reel del tuo social network preferito, di essere bombardato da immagini di vite da copertina? Case stupende, luoghi incantevoli, sorrisi smaglianti, auto lussuose e vestiti griffati. E di pensare “vorrei che quella fosse la mia vita”?


È del tutto normale: il confronto sociale fa parte della natura umana fin dalla notte dei tempi ed è un meccanismo utile a stabilire la nostra posizione nella gerarchia sociale e a misurare il nostro valore nella contrapposizione con l’altro. Il concetto è stato teorizzato per la prima volta nel 1954 da Leon Festinger, che ha individuato due tipologie di confronto sociale: verso l’alto e verso il basso.

17f04f74-d178-4d7f-9f24-c0c691fec7de_20251126.webpIl confronto sociale in un mondo interconnesso


Il problema è che oggi il paragone non avviene più con il nostro vicino di casa o con il nostro collega di lavoro. Con il 90% della popolazione italiana connessa a Internet e un tempo medio online di quasi sei ore al giorno (1), le opportunità di confronto sono aumentate esponenzialmente. È l’arma a doppio taglio di un mondo interconnesso: piattaforme come Instagram, Facebook e TikTok, che da un lato ci aiutano a restare in contatto con i nostri amici, condividendo immagini della nostra quotidianità, dall’altro ci mettono costantemente di fronte alle vite altrui, ritoccate a favore di social. Questo ci porta a un confronto irrealistico, perché quel che vediamo è finto o quantomeno parziale: sui social mostriamo solo i momenti migliori, le foto ben riuscite, i giorni felici. Tutto il resto viene tralasciato.


GLI EFFETTI DEL CONFRONTO SOCIALE SULLA NOSTRA PSICHE

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Il rischio concreto è che tutto questo influenzi negativamente il nostro benessere, psicologico in primis, ma anche finanziario.


In un mondo in cui è diventato normale rivolgersi a Facebook, X, Reddit o Instagram anche per ottenere informazioni e spunti di investimento, la mentalità del confronto sociale esasperato, tipico delle piattaforme social, ha coinvolto infatti anche il settore delle scelte finanziarie.


QUASI IL 60% DEGLI UDER 35 CERCA INFORMAZIONI FINANZIARIE E DI INVESTIMENTO SUI SOCIAL MEDIA

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Fonte: CONSOB, rapporto 2024 sulle scelte di investimento delle famiglie italiane


Un esempio lampante è rappresentato dal fenomeno delle “meme stock”, diventato celebre qualche anno fa con il titolo GameStop, ma che successivamente si è verificato molte altre volte: basta il tweet giusto al momento giusto, o l’insorgere di una tendenza su Reddit, per scatenare un’ondata di acquisti o di vendite su un titolo, provocando delle vere e proprie scosse telluriche “dal basso” sui mercati finanziari.


Cosa scatta nella mente degli investitori?


Vedere gli altri che si affannano ad acquistare un determinato titolo fa scattare in noi la cosiddetta FOMO (Fear of Missing Out), cioè la paura di perdere l’occasione, che ci spinge a seguirli, in un vortice di acquisti che si autoalimenta (fino a quando qualcuno inizia a vendere e il pallone si sgonfia con la stessa rapidità con cui si era gonfiato).


Un recente studio pubblicato su Nature (2) ha mostrato che la semplice visualizzazione di una classifica dei 10 titoli più comprati è stata in grado di spingere investitori anche esperti ad allocare una parte maggiore del proprio portafoglio (simulato) in azioni più rischiose. Interrogati successivamente sul loro operato, questi stessi investitori hanno espresso una soddisfazione inferiore rispetto al gruppo di controllo che non aveva mai visto le classifiche, anche quando i rendimenti ottenuti erano identici.


Non solo. Il confronto sociale sposta i nostri punti di riferimento: se un guadagno del 10% può sembrare tanto in termini assoluti, esso diventa improvvisamente insufficiente se il gruppo con il quale ci stiamo confrontando sostiene di aver ottenuto il 15%. E questo ci spinge verso investimenti sempre più rischiosi, in una rincorsa potenzialmente infinita.

Il warning della CONSOB riguardo ai “Finfluencer”


Anche la CONSOB, l’Autorità italiana indipendente che vigila sul mercato finanziario, si è espressa qualche mese fa a tutela dei risparmiatori sul tema degli influencer finanziari. Ormai da tempo, infatti, su tutti i social network proliferano contenuti relativi al mondo degli investimenti. Questi spesso sono realizzati da soggetti che non si attengono ai principi più basilari della comunicazione finanziaria, materia invece assai normata e sottoposta a rigidi standard di trasparenza e correttezza.


Si tratta di un’attività potenzialmente molto pericolosa, perché la diffusione di messaggi fuorvianti può facilmente indurre le persone meno consapevoli a compiere scelte azzardate, se non addirittura a perdere ingenti capitali.


Come scrive la CONSOB: “I risparmiatori che accedono ai contenuti condivisi dai finfluencer devono evitare di assumere decisioni di investimento in maniera affrettata […] o sulla spinta emotiva di informazioni generiche e non verificate in merito al tipo di investimento e alla persona che le fornisce”. E ancora: “La diffusione di informazioni che risultino false o fuorvianti può inoltre comportare illeciti che ricadono nella tipologia della manipolazione del mercato prevista dalla disciplina sugli abusi di mercato con riferimento sia agli strumenti finanziari sia alle cripto-attività.”(3)


E qual è una delle leve maggiormente utilizzate da improvvisati guru finanziari interessati solo a spingere la propria audience verso specifici investimenti? E’ proprio la FOMO, frutto del meccanismo del confronto sociale che stiamo analizzando in questo articolo.


Come liberarsi del confronto sociale?


Cercare di misurare se stessi rapportandosi agli altri è per certi versi inevitabile e sfuggire a questa dinamica diventa ancora più complesso nell’era dei social media. Ma per quanto naturale, il confronto sociale non deve diventare il motore delle nostre scelte finanziarie. In un contesto dove tutto — guadagni, performance, ranking — è esposto e amplificato, è fondamentale rimettere al centro i propri obiettivi, per ridurre l’influenza del confronto sociale sulle decisioni di investimento. Come?


Tanto per cominciare, fissare obiettivi chiari e personali può aiutarti a restare concentrato sul tuo percorso e meno sulle “prestazioni” altrui. Inoltre, potrebbe essere utile ridurre almeno in parte l’esposizione ai segnali sociali, evitando di controllare ossessivamente classifiche o forum popolati da investitori “vincenti”. Meglio piuttosto valutare i tuoi risultati in base ai tuoi criteri: un rendimento coerente con il tuo profilo di rischio e i tuoi obiettivi è molto più importante di una performance spettacolare, ma insostenibile.


Del resto, una buona strategia di investimento non cerca di inseguire i trend, ma si basa su metodo, diversificazione e pazienza. E infine ricorda: i social sono strumenti di connessione e intrattenimento, non luoghi di verità assoluta. Quando si investe è fondamentale consultare fonti affidabili. Fra queste, un bravo, serio e competente consulente finanziario.



(1) https://wearesocial.com/it/blog/2025/02/digital-2025-i-dati-italiani/

(2) https://www.nature.com/articles/s41598-023-49648-3

(3) https://www.consob.it/web/area-pubblica/-/avvertenza-consob-del-2025-06-0



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